Progettazione ai tempi del COVID-19
Molti progetti sono fermi, ma la progettazione può proseguire per essere pronti a ripartire.
Lo Smart Working e la progettazione a distanza è un fenomeno in crescita già prima delle restrizioni imposte dalla diffusione del COVID-19, ma in questo particolare periodo dobbiamo metterlo in pratica al meglio.
Spesso capita a progettisti architetti di seguire una ristrutturazione e metterli al confronto con una buona distanza geografica, in questi casi è importante ottimizzare quei passaggi che possono essere seguiti senza la necessaria presenza fisica.
Nel nostro lavoro i sopralluoghi in cantiere sono un elemento fondamentale, ma anche qui la tecnologia ci viene in aiuto: alcune volte basta un video o delle foto di un eventuale problema sorto in cantiere per risolverlo anche a distanza.
Elenchiamo alcuni punti per rendere davvero efficaci questi passaggi avendo a disposizione una planimetria (in scala) e delle foto.
1. Capire le esigenze e i desideri del committente
In ogni ristrutturazione, la prima cosa da fare è condividere con l’architetto progettista le esigenze e di desideri. Questo può avvenire con scambio di immagini, molto dialogo e videoconferenze.
Il Cliente potrebbe preparare una lista con le richieste, anche specifiche di distribuzione, arredi, materi etc.
Il progettista nel primo contatto, dovrebbe capire per quale motivo il proprietario vuole eseguire la ristrutturazione per capire quale sia l’obiettivo principale e dopo dare qualche suggerimento di soluzione.
2. Individuare uno stile preferito condividendo immagini ispirazionali
Una volta stabilite le esigenze del cliente e dunque le specifiche tecniche dell’intervento, con le eventuali modifiche strutturali, bisogna identificare quale stile dare agli ambienti interessati dalla ristrutturazione.
Condividere con il committente alcune ipotesi, con delle immagini esemplari di soluzioni di stile ben definite per aiutarlo a individuare quello più adatto a lui.
Ma anche delle immagini rappresentative di oggetti, materiali, che facciano intuire delle consistenze e sensazioni piuttosto che ambienti già finiti.
Dall’altra parte il cliente potrebbe condividere immagini di progetti che gli ispirano il suo pensiero.
3. Realizzare delle ipotesi di progetto
Il progettista, avendo a disposizione molte delle informazioni necessarie per procedere all’elaborazione dell’intervento, può formulare alcune ipotesi di progetto.
Condivide con il cliente alcune ipotesi spiegandogli i dettagli in modo da renderle chiare.
Il cliente studia e valuta i progetti, chiedendo al progettista ogni chiarimento necessario per capirle, non essendo un tecnico a sua volta.
In questa fase molto importante è fondamentale fare delle video-conferenze con condivisione schermo in modo da rendere più agevole la spiegazione del progetto.
4. Ipotizzare una palette di colori
Il committente ha scelto il progetto e lo stile, consentendo al progettista di studiare la giusta combinazione di spazio forma e luce.
In base ai desideri condivisi dal cliente relativi ai materiali e colori, si riesce a formulare una tavola di ispirazione nella quale colori e materiali iniziano a definire un progetto che vedrà la sua realizzazione con disegni 3D e la progettazione vera e propria con dettagli e scelte di arredi.
5. Redigere il preventivo e stabilire i tempi di realizzazione di massima
Il Progettista, in totale autonomia, fa una stima dei costi della mano d’opera e di materiali e arredi.
Successivamente il cliente prende visione del preventivo di massima dei lavori, lo confronta con il budget a disposizione e comunica al progettista eventuali scostamenti.
6. Individuare fornitori dei materiali (online)
Stabilito un budget e una stima dei costi si procede a individuare i possibili materiali adeguati al progetto e i fornitori degli stessi.
In questa fase possiamo avere un’idea dei rivestimenti da usare e visionare varie campionature online per condividerle con il committente che impara a conoscere le differenze e caratteristiche così da prepararsi a scegliere con maggiore consapevolezza di persona una volta possibile recarsi fisicamente dal fornitore.
Questa fase necessità di un passaggio successivo “di persona” in quanto è fondamentale toccare con mano e vedere di persona i materiali, soprattutto se si tratta di artigiani
7. Proporre una combinazione di arredi
Il progettista attraverso disegni e 3D, può realizzare delle ipotesi di arredo mantenendo lo stile scelto precedentemente, dalla tipologia al modello specifico a partire dal budget e dallo spazio a disposizione ipotizza una lista di arredi adatti al caso. Sempre tramite condivisioni di foto da parte del committente, rapporto telefonico, ausilio di elaborati per arrivare alla soluzione ideale.
8. Procedere con la scelta della ditta
Una volta definito il progetto, scelti i materiali e gli arredi, il budet e le tempistiche, si può procedere alla scelta della ditta, anche solo in fase preliminare, il committente insieme al progettista che lo guiderà in ogni scelta, possono contattare la ditta di fiducia, selezionata in base al livello di competenza per affidargli il cantiere e l’incarico della trasformazione dell’immobile.
Prima dell’invio delle pratiche edilizie e l’ordine dei materiali ed arredi, bisognerà fare almeno un paio di sopralluoghi congiunti tra progettista ditta e committente per confermare la fattibilità del progetto, individuare eventuali problematiche e risolverle in tempo.
Con pazienza, dedizione e tanta collaborazione torneremo di nuovo a splendere come le nostre case. #andràtuttobene
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